Esistono due problemi importanti:
- In Italia, il Nordic Walking è considerato un’attività per persone adulte/anziane che hanno concluso la carriera sportiva, oppure vogliono fare movimento senza “troppa fatica” o devono riabilitarsi.
- I giovani italiani trascorrono circa 11 ore al giorno seduti: sui banchi di scuola, a casa a mangiare, a studiare, al computer, al telefono o davanti alla tv. Non hanno stimoli esterni positivi se non artificiali negativi.
Come conciliare questi due aspetti?
Il Nordic Walking è un’attività fisica da praticare all’aperto: stimolare il giovane al rispetto, alla conoscenza e all’osservazione del territorio nel quale vive; imparare la tecnica stimolandolo con il gioco e la sana competizione per:
- sviluppare coordinazione, concentrazione, consapevolezza corporea;
- aumentare socializzazione, autostima e senso di appartenenza;
- distogliere l’attenzione dallo smartphone e combattere la sedentarietà;
- tonificazione e rinforzo muscolare;
Ci vorrà del tempo per cambiare il pensiero comune sul Nordic Walking ma costruendo allenamenti, promuovendo l’attività nelle scuole, un po’ alla volta anche i ragazzi arriveranno e si divertiranno!